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Comunicato stampa botti di Capodanno 2025

La Sezione Lipu di Venezia in merito ai festeggiamenti a mezzo i fuochi d’artificio operati nella provincia di Venezia durante il capodanno 2025, alla luce delle informazioni ottenute da soci e simpatizzanti, nonché dai cittadini, esprime preoccupazione per lo stato degli uccelli selvatici.

Acclarata bibliografia a carattere scientifico evidenzia i danni operati dai botti nella fauna selvatica dalla pratica in argomento, le specie selvatiche in un periodo come quello invernale, ove hanno scarso accesso all’alimentazione si trovano, spaventate, ad abbandonare i siti di rifugio ed a dover vagare verso località ignote, nella notte, anche per molti chilometri.

Gli uccelli, sotto choc per i botti, con un battito cardiaco accelerato, con una pressione sanguigna elevata, con un inusuale carico ormonale dato dallo stress, si trovano a disperdere energie che difficilmente potranno recuperare in tempi rapidi: quanto sommato alle rigide temperature può portare alla morte del volatile per ipotermia. Non poco la dispersione del singolo uccello dallo stormo o la divisione dalla coppia, anche questo fattore incide sulle possibilità di sopravvivenza. Gli uccelli selvatici, spaventati dai fuochi d’artificio, vaganti senza meta, colti dal panico, in luoghi a loro non noti, possono facilmente urtare con autoveicoli, abitazioni, cavi elettrici, tralicci della rete elettrica e telefonica, reti metalliche, recinzioni, vetrate, ecc., con esiti spesso nefasti, se feriti e tramortiti, possono perire per le basse temperature o se nelle strade,  investiti.

È verosimile ritenere le perdite indirette di uccelli selvatici a seguito la pratica dell’utilizzo dei fuochi d’artificio siano ingenti, mancando però dei dati analitici. Da quanto è emerso, e non solo quest’anno, le ordinanze dei sindaci emesse per vietare questa pratica rimangono in buona parte disattese ed ignorate. Sotto choc, gli uccelli selvatici, possono restare per giorni senza alimentarsi, rischiando conseguenze spesso letali. 

Si valuti come molte specie di uccelli, stante l’inospitalità dei terreni agricoli di  pianura, oggetto di un agricoltura intensiva, si avvicinano ai centri urbani e periurbani, quanto per maggiore sicurezza e condizioni maggiormente favorevoli allo svernamento ed alla nidificazione, trovando però attività antropiche incompatibili per la loro conservazione, come l’utilizzo dei fuochi d’artificio. Secondo l’indice che tratta il periodo 2013 – 2023 sugli uccelli di ambiente agricolo (Farmland Bird Index è un grande progetto nazionale di raccolta dati delle specie di uccelli comuni nidificanti in Italia, promosso dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare delle Foreste dal 2009 al 2024), il declino degli uccelli in Pianura Padana raggiunge mediamente il 50%, con particolare riguardo alle seguenti specie: Verdone – 54%, Allodola – 54%, Passera Mattugia – 63%, Passera d’Italia – 64%, Averla piccola – 72%, Saltimpalo – 73%,  ed oltre.    Valutando che le aree in osservazione sono interessate da un forte incremento antropico e sottrazione di habitat, nonché dell’attività venatoria con un calendario dal 1 settembre (con le preaperture) al 31 gennaio e con una frequenza settimanale di attività venatoria di 5 giorni su 7.

Con le finalità di salvaguardare le specie in forte diminuzione risulta fattibile l’abbandono di una pratica, seppur tradizionale, del festeggiamento del nuovo anno con i fuochi d’artificio. La sommatoria di diverse pratiche, incompatibili con il mantenimento e salvaguardia della fauna ornitica porta ad una e propria decimazione di molte specie di uccelli selvatici. In attesa di una novazione normativa a carattere nazionale, che vieti commercio e vendita dei fuochi d’artificio ad uso privato, con la priorità di preservare la fauna selvatica, si richiede alle Amministrazioni Comunali di vietare la vendita di tali articoli e adottare maggiore incisività nel contrasto per chi utilizza fuochi d’artificio.  

Venezia, li 2 gennaio 2025

Il delegato Lipu Venezia
Dr. Gianpaolo Pamio