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Oasi di Gaggio: rilevata la presenza dello Svasso maggiore

                                                                                                             Venezia, lì 2 agosto 2023

Comunicato stampa, presenza Svasso maggiore Podiceps cristatus presso l’Oasi di Gaggio.

L’Oasi di Gaggio situata nel comune di Marcon nell’entroterra veneziano, ospita come svernante e migratrice  la specie di Svasso maggiore Podiceps cristatus, con meno frequenza come nidificante. Questa specie non è particolarmente a rischio in quanto è protetta a livello internazionale ed occupa buona parte dei laghi e lagune d’ Europa. Sebbene il suo areale di distribuzione è ampio la forte antropizzazione e l’occupazione delle residuali aree umide ne ha intaccato la presenza, così da concentrarne la  presenza nelle zone con minor disturbo,  nulla comunque a confronto delle grandi bonifiche che hanno interessato l’Europa meridionale i primi anni del ‘900. Questa specie per la bellezza delle piume, come è avvenuto per gli Aironi nei primi anni del secolo scorso, è stata oggetto di una caccia indiscriminata. Era di moda adornare cappellini, sciarpe e colletti con piume variopinte, la società britannica Royal Society for the Protection of Bird, antesignana dell’attuale BirdLife International, cui aderiscono attualmente 120 associazioni al mondo tra cui la LIPU, era sorta per contrastare la cattura e le sofferenze procurate a questi uccelli. Lo Svasso maggiore necessita di habitat con acque profonde ma anche contornate di canneti e cariceti, ideale l’Oasi di Gaggio che racchiude differenti ambienti naturali, si nutre di piccoli pesci, anfibi, ragni d’acqua, tritoni, piccoli invertebrati. Nell’Oasi di Gaggio una coppia si è riprodotta ed ha dato alla luce  con 4 nidiacei ormai diventati giovani e quasi autonomi. Particolare come questa specie abbia imparato a cibarsi del Gambero della Luisiana Procambarus Clarkii , un gambero introdotto in Europa il secolo scorso per  allevamento a scopi alimentari ed immesso in natura diventato un flagello per la biodiversità di laghi e fiumi. Lo Svasso maggiore non disponendo di un becco potente e lungo come gli Aironi che infilzano letteralmente i Gamberi, provvede, una volta cattura  la preda a sbatterla con violenza nella superficie dell’acqua rendendolo il Gambero così inoffensivo. Il Gambero della Luisiana è particolarmente dannoso in quanto entra in pieno conflitto con la fauna locale facendo scomparire totalmente  il Gambero autoctono Austropotamobius pallipes, nonché rane, tritoni, salamandre,  scavando profonde gallerie che seppur di piccolo diametro, nel tempo indeboliscono gli argini di fiumi e canali.