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Attività venatoria Notizie dal territorio Pubblica amministrazione

Lettera aperta contro la modifica della normativa sui richiami vivi

[English version below]

Venezia, lì 14 luglio 2025

 Ai sigg.ri Consiglieri Regione del Veneto  Loro Sedi

Alle redazioni delle principali testate dei quotidiani in Gran Bretagna

Oggetto: Regione Veneto, Italia, Progetto di Legge Regionale nr. 313 del 3  febbraio 2025 “Modifiche alla legge regionale 1993 nr. 50” Norme per la protezione della fauna selvatica e prelievo venatorio” 

Sostituzione contrassegno in autocertificazione alla detenzione di piccoli uccelli da richiamo per l’attività venatoria

Perché le testate giornalistiche della G.B.? Perché BirdLife G.B. ha 3 ml di soci, ed a livello mondiale la Royal Society for the Protection of Birds (RSPB) è nata nel 1889. Nonché molti piccoli uccelli catturati in Italia provengono da altri Paesi europei tra cui la G.B. in quanto migratori.

Gentili consiglieri regionali, gentili capo redattore,

queste Associazioni e molti soci ed iscritti, sono preoccupati per l’emendamento di modifica  alla L. 50/93 circa la fauna selvatica. La sostituzione dei contrassegni agli uccelli da richiamo a mezzo un autocertificazione de facto sarebbe l’introduzione di una sanatoria alla detenzione di detta fauna ornitica. Renderebbe possibile una regolarizzazione di uccelli acquisiti illegalmente a mezzo canali non consentiti. In Italia non sono più stati catturati richiami vivi da oltre un decennio, indi quelli attuali sono nati in cattività e considerata l’aspettativa di vita di dette specie si dovrebbe avviare all’esaurimento del contingente detenuto. I cambiamenti climatici in atto ed in repentino sistematico peggioramento, impongono alla collettività ed ai loro decisori delle scelte responsabili. I piccoli uccelli, i migratori di medio e lungo raggio sono in forte difficoltà, i pericoli più frequenti sono l’alterazione degli habitat, l’uso di fitofarmaci in agricoltura, i cambiamenti climatici, il bracconaggio, abbiamo uccelli come il Santimpalo Saxicola torquatus in calo del 72% negli ultimi 5 anni, fonte Farmaland Bird Index ed. 2024. Concedere un’autocertificazione significa riaprire tout court un epoca che si pensava trascorsa. Se la cattura di uccelli da richiamo aveva un senso in periodi passati nei dopoguerra quanto l’Europa soffriva la fame, e la popolazione  abbisognava di apporti proteici, ad ora, questa pratica barbara non ha più giustificazione. Questa attività atroce consiste nel catturare nel periodo di migrazione primaverile i piccoli uccelli, segregarli al buio tutta l’estate in gabbie grandi come un foglio di carta A4, spesso accecarli per migliorarne il canto, poi in autunno quanto la stagione venatoria riapre verranno messi all’esterno e scambiando la stagione autunnale per la primavera cantano attirando altri simili che verranno uccisi.  La maggior parte dei piccoli uccelli catturati non sopravvive alla detenzione nelle gabbie e moriranno, altri invece dalla specie non consentita verranno illegalmente inviati nelle sagre e cucinati come polenta ed osei, una volta tolte le piume la specie non è più riconoscibile. Consentire un autocertificazione sarebbe autorizzare  di fatto una sanatoria ed una riapertura di un periodo di bracconaggio non controllabile in quanto la norma aprirebbe molte difficoltà nell’attestare la provenienza legale o meno dell’uccello detenuto.

L’approvazione dell’emendamento in oggetto sarebbe in contrasto con le Direttive UE “Uccelli” ed “Habitat”

La Biodiversità è in forte sofferenza chiediamo ai decisori politici di non approvare provvedimenti che aggravano la tutela delle tante specie di uccelli pericolo di rarefazione ed estinzione.

Cordialmente 

Il coordinatore regionale Lipu Veneto
Dr. Gianpaolo Pamio

Il presidente provinciale WWF di Venezia e Territorio
Dr. Roberto Sinibaldi

Il coord. regione Veneto di ENPA 
Dr. Renzo Rizzi

Il responsabile regionale LAV
Dr. Massimo Vitturi

Uccelli utilizzati come richiami vivi in gabbiette. Fonte: Enpa archivio

English Version

Venice, 14th july 2025

To the Regional Councillors of the Veneto Region – their offices
To the editorial offices of the main newspapers in Great Britain

Subject: Veneto Region, Italy – Regional Bill No. 313 of February 3rd, 2025 –“amendments to Regional Law No. 50 of 1993 – Rules for the Protection of Wildlife and Hunting Activities”. Replacement of the identification tag with self-certification for the possession of small decoy birds for hunting purposes.

Why British newspaper outlets? Because BirdLife Great Britain has three million members and on a global level, the Royal Society for the Protection of Birds (RSPB) was founded in 1889, and many small birds captured in Italy come from other European countries, including Great Britain, as they are migratory.

Dear Regional Councillors, Dear Editors-in-chief,

These associations and many members and subscribers are concerned about the proposed amendment to Law 50, paragraph 93, regarding wildlife. The replacement of identification tags on decoy birds with self-certification would, de facto, introduce an amnesty for the possession of such ornithological fauna. It would make it possible to regularize birds acquired illegally through unauthorized channels. In Italy, no live decoy birds have been captured for over a decade. The current ones were born in captivity, and considering the life expectancy of these species, the current stock should eventually be depleted.

The ongoing and rapidly worsening climate changes require society and its decision-makers to make responsible choices. Small migratory birds, both medium- and long-distance, are in serious trouble. The most frequent dangers include habitat alteration, the use of pesticides in agriculture, climate change, and poaching.

There are birds like the Saltimpalo (Saxicola torquatus) that have declined by 72% in the last 5 years, according to the Farmaland Bird Index, 2024 edition.

Allowing self-certification means reopening a chapter that we considered closed. If capturing decoy birds made sense in the post-war period – when Europe was suffering from hunger and people needed protein intake – today this barbaric practice is no longer justifiable.

This atrocious activity consists of capturing small birds during their spring migration, confining them in the dark all summer in cages no larger than a sheet of A4 paper, often blinding them to improve their singing. Then, in autumn, when hunting season reopens, they are placed outside; mistaking the autumn season for spring, they sing and attract other birds of the same species, which are then killed. Most of the small birds captured do not survive the confinement and die in the cages. Others, belonging to protected species, are illegally sent to festivals and cooked as ‘polenta e osei’ (polenta and birds). Once plucked, the species is no longer recognizable. 

Allowing self-certification would effectively authorize an amnesty and reopen a period of uncontrollable poaching, as the regulation would make it very difficult to verify the legal origin of the detained birds. The approval of the proposed amendment would be in conflict with the European Union’s Birds and Habitats Directives. Biodiversity is already under severe threat; we urge policymakers not to approve such measures, which would worsen the protection of many bird species already at risk of decline and extinction.

Kindest Regards.

The regional Coordinator for Lipu Veneto 
Dr. Gianpaolo Pamio

The provincial President of WWF for Venice and the surrounding area
Dr. Roberto Sinibaldi

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Notizie dal territorio Pubblica amministrazione

Fenicotteri all’aeroporto Marco Polo di Venezia: LIPU e WWF chiedono un intervento per evitare incidenti

Problematiche inerenti la presenza di fauna ornitica, soprattutto Fenicotteri, nell’area lagunare prospicente l’aeroporto Marco Polo, Tessera Venezia

Gentile Ing. Valerio Volpe Ministero OO.PP. Triveneto,

Gentili presenti,

stante l’invito alla partecipazione al Tavolo Tecnico per la trattazione di misure di mitigazione per la problematica in oggetto, queste Associazioni dettagliano quanto di seguito:

Considerazioni

  • Da accertamenti eseguiti dai volontari di WWF e Lipu, è stato appurato che entro l’ambito lagunare sussistono molte altre aree con caratteristiche simili alle barene, all’esterno del sedime aeroportuale, ove stazionano Fenicotteri bianchi, Gabbiani reali, Ibis sacri, etc.
  • La Laguna di Venezia è area SIC Sito di Interesse Comunitario per la Protezione di Flora e Fauna, è ZPS Zona di Protezione Speciale, è inserita in Rete Natura 2000, è inserita nella Convenzione di Ramsar per la tutela delle aree umide, alcune delle specie considerate sono inserite negli allegati della Direttiva Uccelli 79/409 CEE e succ. modificazioni, le aree considerate sono tutelate dalla Direttiva Habitat 92/93/CEE
  • La presenza in abbondanza di tali specie nell’area prospicente l’Aeroporto, fa presupporre che le altre aree valutate come idonee, siano interessate da un sostenuto disturbo antropico. Nell’area Nord della Laguna, vengono eseguiti dei voli aerei turistici di breve tratta per fotografare gli uccelli da parte di “appassionati”, ed inoltre l’attività fotografica aerea si è molto incrementata nella medesima area con l’avvento dell’uso dei droni (allegato 1). Perdipiù è giunta segnalazione all’Associazione Lipu che alcune attività economiche effettuano pratiche non consentite di allontanamento di specie di uccelli, Fenicotteri soprattutto. In altre aree della Laguna le zone di basso fondale – secca, seppure a navigazione particolarmente limitata, de facto sono oggetto di attraversamento ed altre attività.
  • Gli uccelli in generale si adattano ad una forma di disturbo omogenea, cadenzata e continua, tipo una linea ferroviaria, un’autostrada, un aeroporto (le forme di disturbo per la specie umana non vanno equiparate alle specie ornitiche). Gli uccelli di contro si spaventano per la presenza improvvisa e inaspettata di rumori, specie antagoniste, attività antropiche varie.
  • Per la presenza in Laguna del Gabbiano reale e dell’Ibis sacro, la Lipu, il WWF e l’Associazione La Salsola hanno inviato un documento alle autorità competenti il 4.4.2024, finalizzato al contenimento per il relativo accesso agli scarti delle fonti alimentari derivate da attività umana. (allegato 2)
  • Il Fenicottero è una specie migratrice ed ultimamente, a seguito dei cambiamenti climatici, anche stanziale e nidificante
  • Le attività di mitigazione devono considerare che l’aeroporto Marco Polo con il nuovo Masterplan prevede per il 2037 un aumento del traffico passeggeri da 11 milioni annui a 20 milioni con un contestuale aumento della superficie aeroportuale.

Proposte

  • L’area interessata dal divieto alla navigazione formulata con ordinanza 16/2025 del P.I.OO.PP. (allegato 3) va estesa, almeno raddoppiata. L’interdizione alla navigazione deve essere assoluta e la navigazione  limitata esclusivamente ai canali navigabili ed a bassa velocità. Deve essere posta idonea cartellonistica anche in lingua inglese e la violazione a questa ordinanza nell’area interessata, stante il pericolo che provoca un innalzamento improvviso di stormi di uccelli, deve essere di carattere penale. L’articolo 1231 del Codice della Navigazione, Inosservanza di norme sulla sicurezza della navigazione (norma in bianco), può essere applicato anche alla tipologia di natanti da diporto qualora si rappresenti l’eventualità di verificarsi un fatto grave e penalmente rilevante.
  • In tutta la Laguna Nord e Centrale, va ristabilito l’habitat idoneo per la preservazione della biodiversità, limitando al massimo il disturbo antropico, al fine di favorire una più omogena distribuzione della fauna ornitica. Indi, navigazione in zone di basso fondale – secca consentita solo con mezzi a remi, anche per pescatori professionisti; inibire l’accesso in dette zone ad unità con ogni tipo di motore; sospendere l’attività venatoria tutto l’anno. Consentire l’uso di fuochi d’artificio su isole private, casoni, feste paesane su Comuni contermini alla Laguna, solo luminosi senza lo scoppio. Anche la Festa del Redentore, per la sua bellezza potrebbe essere senza botti, ma solo luminosa.
  • Per il contenimento di alcune specie di uccelli, applicare in maniera corretta come dettagliato in precedenza la raccolta ed il conferimento dei rifiuti umidi nel centro storico di Venezia.
  • Evitare, per allontanare gli uccelli, cannoncini a salve, ad aria compressa, armi da fuoco, laser nelle ore notturne, soluzioni valide spesso solamente per poche ore, ma che di contro potrebbero creare panico immotivato con dispersioni ed involi improvvisi.
  • Stante i cambiamenti climatici in atto che provocano delle rapide modificazioni di habitat e di conseguenza delle migrazioni degli uccelli, vista l’espansione dell’ hub aeroportuale che nel 2037 prevede 20 milioni di presenze, lo sviluppo di attività turistiche, di intrattenimento, sportive, ecc., si presume che la pressione antropica nella Laguna sarà aumentata con conseguenti riflessi problematici sulla fauna selvatica. Al fine di cercare di rendere sostenibile tale sviluppo, per un principio di precauzione, soprattutto per la sicurezza della navigazione aerea, si dovrà valutare con una progressione che parta da oggi e vada fino al 2037 la possibilità che ogni attività venatoria venga interdetta dalla Laguna di Venezia.

Venezia, li 7 luglio 2025

Con osservanza

Il presidente WWF Venezia e Territorio
Dr. Roberto Sinibaldi

Il coordinatore Lipu Veneto
Dr. Gianpaolo Pamio