Categorie
Informazioni Notizie dal territorio

Appello per interdire i fuochi di Capodanno

Venezia, li 7 dicembre 2021

                                                                                                                                  Al Sindaco di Venezia 

Oggetto: botti di Capodanno e tutela avifauna.

Gentile Signor Sindaco,

l’uso dei “botti” comporta incidenti anche gravi alle persone, emissione di particolato fine, inquinamento acustico e disturbo pure per animali d’affezione, quali cani e gatti. Vi è da sottolineare al contempo l’impatto che si produce sulla fauna selvatica – ed in particolare verso gli uccelli. Infatti nelle aree urbane vive un numero considerevole di specie (protette dalla legge 157/92) che utilizzano gli ecosistemi urbani per alimentarsi e rifugiarsi, e in particolare nel periodo invernale si insediano anche dei dormitori di uccelli svernanti.

Peraltro il disturbo dei “botti” si estende agli habitat periurbani attorno alle città, impattando su habitat – quali le zone umide – che in questo periodo ospitano numeri importanti di anatre, fenicotteri e altre specie acquatiche.

Negli ultimi anni vi sono diverse evidenze di eventi che hanno causato il panico tra gli animali (tra cui quanto accaduto a Roma lo scorso anno), provocando la morte di numerosi esemplari che, fuggendo disordinatamente, sono andati a sbattere contro edifici, vetrate, cavi e altre infrastrutture.

In questo quadro vi informiamo che il 16 novembre scorso il nostro Presidente ha scritto una lettera ad ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani, con oggetto “Richiesta di intervento sulla problematica relativa all’uso di articoli pirotecnici rumorosi e conseguenti danni alla fauna selvatica urbana”, cui ha risposto in data 2 dicembre u.s. il Presidente ANCI, Antonio Decaro, mostrando sensibilità e impegno verso le Amministrazioni Comunali, affinché vengano emanati atti tesi a vietare o comunque limitare l’uso di artifizi da divertimento, inserendosi in un contesto complessivo che considera il contrasto al mercato illegale, la salute e la sicurezza.

Vi chiediamo quindi che venga emanata un’ordinanza in merito, ringraziandovi anticipatamente per la sensibilità che vorrete mostrare nei confronti degli ambienti, della fauna e della biodiversità.

Cordialmente

Il delegato LIPU Sezione di Venezia                                                                                                                                Dr. Gianpaolo Pamio

Categorie
Informazioni Oasi e riserve San Nicolò

Visita guidata all’Oasi di San Nicolò

Categorie
Informazioni Notizie dal territorio

Tuteliamo i nidi nei nostri giardini

Stanno arrivando ai numeri di telefono della LIPU Sezione di Venezia, molti appelli di nidiacei e giovani uccelli a terra, o feriti nel taglio della vegetazione nei giardini privati. Sono tante le specie rifugiatesi  in ambito urbano e periurbano data l’inospitalità dei terreni agricoli oggetto di un’agricoltura intensiva e spesso privati delle tradizionali siepi e boschetti. Sempre più frequente la presenza di piccoli uccelli nelle nostre siepi di casa, si annoverano la Capinera, il Merlo, l’Usignolo, il Canapino comune, il Codibugnolo, il Fringuello, ecc. 

Potremmo notare un inusuale andirivieni nel costruire il nido o nell’alimentare i piccoli. La stagione di primavera – estate oltre  che favorevole per la nidificazione coincide con la crescita vegetativa delle siepi, di qui la necessità di eseguire potature. Per tutelare i nostri piccoli amici è necessario prima di procedere al taglio  eseguire un accurato sopralluogo. Se l’uccello è impegnato nella cova delle uova ed il disturbo è persistente abbandona il nido e non vi fa più ritorno, perdendo la covata. Qualora le uova si fossero schiuse ed i nidiacei sono presenti, l’uccello abbandonerà la nidiata solo se in grave ed immediato pericolo. Si consiglia comunque qualora si noti un nido di procrastinare il taglio di quell’area circoscritta in qualche metro, sino all’involo dei giovani. I volontari della Sezione LIPU di Venezia, a mezzo i numeri di telefono presenti nel sito www.lipuvenezia.it sono a disposizioni per consigli e chiarimenti.

Un grazie anticipato per il vostro prezioso lavoro

Il delegato della LIPU Venezia

www.lipuvenezia.it

Gianpaolo Pamio

Nelle foto dei nidicei di Merlo ed una femmina di Merlo che intrattiene una forma di mimetismo durante lo stadio di pericolo.

Categorie
Informazioni

Presenza del Gabbiano reale “Larus michahellis” e relative problematiche

Gli animali, che possiamo osservare oggi, sono il risultato di anni e anni di evoluzione: un processo che porta ad adattare le proprie caratteristiche all’ambiente che ci circonda, in modo da poterlo sfruttare al meglio. Quando l’ambiente o le sue caratteristiche mutano gli animali hanno due scelte: adattarsi o morire. Con l’aumento dell’uso del territorio da parte dell’uomo, negli ultimi anni, molti animali si sono adattati a vivere in ambienti antropici. In questi nuovi habitat sono emerse anche nuove risorse da poter sfruttare. E’ il caso del marcato aumento, nell’ultimo decennio, delle coppie di Gabbiano reale presenti a Venezia. I Gabbiani, in particolare, sono noti per il fenomeno del cleptoparassitismo. Si tratta di una pratica che li porta a sottrarre il cibo ad altre specie, o a loro conspecifici. Questo può causare un comportamento aggressivo nei confronti degli altri individui e, a volte, anche nei confronti dell’uomo. La presenza dei Gabbiani però non è stata favorita solamente ….dai tramezzini rubati subito fuori dai bar, ma soprattutto dal problema dello smaltimento della parte umida dei rifiuti. Così come fanno i gatti randagi che cercano nell’immondizia qualcosa di commestibile, anche i Gabbiani hanno imparato ad adottare questa tecnica e, visto che non sembrano rinunciarci, probabilmente porta loro dei benefici. Le possibili soluzioni per contenere l’aumento della popolazione sono sicuramente più di una. Si potrebbe agire direttamente sulla specie target attraverso monitoraggi e gestione della popolazione. Oppure, si potrebbe andare a risolvere il problema alla radice, togliendo la risorsa principale che porta all’aumento della popolazione e degli incontri con l’uomo: i rifiuti. Dal momento eliminarli fisicamente è improponibile, le semplici soluzioni potrebbero essere non lasciarli a cielo aperto e ricoprire con reti i principali punti di raccolta, in modo da impedire ai Gabbiani di poterli sfruttare e riportando, quindi, un riequilibrio delle risorse alimentari artificiosamente aumentate rispetto alla disponibilità naturale.

A cura della dott.ssa in Scienze Naturali Laura MICHIELETTO

Categorie
Informazioni

Pnrr, Lipu e BirdLife inviano dossier alla Commissione europea: “Solo 0,51% dei fondi alla natura”

Il Piano nazionale di ripresa e resilienza inviato dal Governo Draghi alla Commissione europea ha “dimenticato” la natura italiana. In una lettera inviata oggi alla Commissione, Lipu-BirdLife Italia e BirdLife Europa denunciano la scarsità di interventi a favore della biodiversità italiana, in contrasto con quanto stabilito dal Recovery Plan, e pubblicano un dossier con i punti più critici del Pnrr italiano e alcune proposte correttive.
Se la cifra generale stanziata per la transizione ecologica non raggiunge il 37% dei fondi complessivi, richiesto come quota minima dal Regolamento europeo, l’investimento per la biodiversità si ferma a 1,19 miliardi su 231 complessivi, corrispondenti allo 0,51%. Tali fondi sono destinati alla rinaturalizzazione del Po (360 milioni), alla digitalizzazione dei parchi (100 milioni), a interventi sui sistemi marini e costieri (400 milioni) e alla tutela e valorizzazione del verde urbano ed extraurbano (330 milioni).

La Spagna, per fare un esempio, su 69,528 miliardi totali dedica alle opere di conservazione e restauro di ecosistemi e biodiversità 1,642 miliardi, cui vanno ad aggiungersi 2,091 miliardi destinati a interventi su tutela delle coste e le risorse idriche, per un totale di 3,733 miliardi, pari al 5,37% delle risorse complessive. Proporzionalmente, una quota oltre 10 volte superiore a quella italiana e peraltro ben mirata su azioni fortemente strategiche.

E’ questo l’altro tema particolarmente critico: il Piano italiano è del tutto disallineato dalla Strategia europea sulla biodiversità per il 2030, che richiede azioni precise su ecosistemi, specie, agroecologia, estensione delle aree protette, completamento e gestione della rete Natura 2000, stop al consumo di suolo e altro ancora. Anzi il Piano paventa il rischio di una nuova artificializzazione del territorio favorita dal Decreto Semplificazioni.

Su questi temi si concentrano le proposte che Lipu e BirdLife Europa hanno avanzato alla Commissione europea, che riguardano: l’aumento almeno al 2,5% del budget destinato a progetti mirati per biodiversità, specie e habitat e ai siti della rete Natura 2000; un’ampia opera di ristrutturazione degli ecosistemi danneggiati, a partire dalle zone umide; la necessità di chiarire che il Decreto Semplificazioni non si applichi alle normative e procedure di tutela ambientale.

Inoltre, che gli impianti di energia rinnovabile, sia eolici che fotovoltaici, rientrino in una programmazione rispettosa di biodiversità e paesaggio e che il principio del “non arrecare danni significativi all’ambiente”, fondamentale per l’utilizzo dei fondi europei, rappresenti la premessa per ogni progetto infrastrutturale attivato.

Il Recovery plan italiano contiene numerose violazioni sostanziali e formali delle regole e dei principi europei – dichiarano Ariel Brunner, capo delle Politiche di BirdLife Europa e Danilo Selvaggi, direttore generale della Lipu-BirdLife Italia – ma soprattutto rappresenta, qualora non corretto, una clamorosa occasione persa per dare risposte concrete e rapide alla Strategia europea sulla biodiversità. Per questo è essenziale che la Commissione europea intervenga chiedendo di correggere il Piano, per coerenza con la centralità data da Bruxelles alla natura europea e per rendere davvero verde un Piano che oggi tende molto più al grigio”.

Categorie
Informazioni

La LIPU è partner di BirdLife International

Categorie
Informazioni

Iscrizioni

Vuoi diventare socio/a LIPU?

  • socio ordinario nuova iscrizione o rinnovo euro 25,00
  • nuova iscrizione socio junior/giovanile sino ai 18 anni euro 18,00.

La nuova iscrizione o il rinnovo tessera si può effettuare presso la Sezione versando l’importo nel rispettivo conto corrente intestato a LIPU Lega Italiana Protezione Uccelli On Sezione di Venezia.

Codice IBAN
IT21 L030 6909 6061 0000 0164 976

Oppure su conto corrente prestampato della LIPU inviato dalla Sede Nazionale, altre notizie su varie tipologie di socio (es. socio famiglia) sul sito www.lipu.it

Ricordati di inserire il tuo indirizzo così riceverai la tessera direttamente a casa!

Se possibile ti chiediamo di rinnovare in Sezione, ci aiuterai maggiormente, dando un più specifico contributo al tuo territorio!

In caso di ritardo nell’invio della tessera, altri disguidi o richieste di informazioni contattare l’Ufficio Soci della Sede nazionale (info@lipu.it).

Categorie
Informazioni

SOS Fauna

Tutto quello che occorre sapere su come comportarsi, cosa fare e chi chiamare quando si trova un animale selvatico in difficoltà.

La legge 157/92 “Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per prelievo venatorio” che ha recepito interamente la direttiva CEE n.409 del 1979 nota come la “Direttiva Uccelli”, ripresa dalla L.R.del Veneto n.50/1993, vieta la cattura e la detenzione di nidi, uova e piccoli nati di mammiferi ed uccelli appartenenti alla fauna selvatica, salvo alcuni casi specifici previsti e comunque sempre preventivamente autorizzati.

Con determinazione dirigenziale n. 371 del 7.2.2017 l’incarico in oggetto è stato assegnato alla Clinica Veterinaria del Benvenuto del dott. Tarricone Luciano a partire dal 1° marzo 2017.

L’impresa aggiudicataria si è impegnata a prendere in consegna gli esemplari entro 24 ore dalla segnalazione, effettuandone il prelievo in tutti i comuni del territorio della città metropolitana di Venezia, sia su segnalazione del Corpo di Polizia metropolitana, sia su segnalazione di cittadini ed Enti terzi, con l’intesa che gli animali oggetto del recupero devono essere già nell’effettivo possesso della persona che richiede l’intervento e non in condizioni di libertà sul territorio;
Le segnalazioni potranno essere effettuate 24 ore al giorno per tutti i giorni della settimana ai seguenti recapiti telefonici:

0425 947670 e 339 4682583

Al di fuori delle giornate e degli orari di reperibilità si dovrebbe cercare di tenere l’animale in casa, al sicuro.

Prima di chiedere il soccorso l’animale deve essere già nell’effettivo possesso della persona che chiede il soccorso. L’animale catturato dovrà essere, in attesa del soccorso, collocato in una scatola di cartone chiusa, con dei fori per la circolazione dell’aria e collocato in un locale al di fuori dei rumori e maneggiato il meno possibile. E’ opportuno che la persona che cattura l’animale usi dei guanti protettivi e, per uccelli dotati di becchi particolari (come ad esempio gli aironi) usi un telo e tenga l’animale a distanza dal viso.
Delucidazioni o chiarimenti anche per il primo soccorso, qualora non fosse reperibile il soccorritore sopra indicato, possono essere richiesti alla nostra Associazione ai numeri presenti nel sito.

Per problemi o altre segnalazioni, rivolgersi all’Ufficio Caccia e Pesca della Città Metropolitana di Venezia, al numero 041 2501151.

Qualche precisazione per chi trova giovani uccelli non volanti:

Se si trova un giovane uccello con tutte le piume ma ancora inabile al volo, che non sembra avere traumi evidenti, pur essendoci la possibilità che   questo venga mangiato da gatti o altro, andrebbe posto comunque nelle immediate vicinanze del luogo di ritrovamento in un posto rialzato (meglio se albero o cespuglio) in modo che possa essere nutrito dai genitori.

L’uscita dal nido prematura è spesso cosa abbastanza consueta, in molte specie; detenere un uccellino in gabbia, anche per poco, vuol dire condannarlo ad una vita in cattività. Ma certo questo non deve essere letto “guai a toccarli”, perché l’aiuto di un essere umano  – in certi casi – può  essere fondamentale per allontanare un gatto (basta poco a spaventarli senza fargli alcun male) e/o a fare raggiungere all’uccellino un ramo bello alto,  lontano da cani e ruote d’auto.