La Sezione Lipu/BirdLife Italy di Venezia, come di consueto, in merito ai botti di Capodanno, esprime preoccupazione chiedendo alla cittadinanza di abbandonare questa abitudine od in subordine di utilizzare fuochi pirotecnici solo luminosi. Il pensiero va agli uccelli selvatici, sempre più presenti nelle aree urbane e periurbane in quanto la banalizzazione del territorio e l’agricoltura intensiva, l’impoverimento dei siti di accesso al cibo, li ha portati ad occupare spazi marginali di naturalità nei pressi delle nostre case. Ampia e riconosciuta bibliografia a carattere scientifico evidenzia i danni operati dai botti nella fauna selvatica dalla pratica in argomento, le specie selvatiche in un periodo come quello invernale, ove hanno scarso accesso all’alimentazione, si trovano, a seguito lo sparo dei botti, spaventate, ad abbandonare i siti di rifugio ed a dover vagare verso località ignote, nella notte, anche per molti chilometri. Gli uccelli, sotto choc per i botti, con un battito cardiaco accelerato, con una pressione sanguigna elevata, con un inusuale carico ormonale dato dallo stress, si trovano a disperdere energie che difficilmente potranno recuperare in tempi rapidi: quanto sommato alle rigide temperature può portare per ipotermia alla morte del volatile. Non poco la dispersione del singolo uccello dallo stormo o la divisione dalla coppia, anche questo fattore incide sulle possibilità di sopravvivenza. Gli uccelli selvatici, spaventati dai fuochi d’artificio, vaganti senza meta, colti dal panico, in luoghi a loro non noti, possono facilmente urtare con autoveicoli, abitazioni, cavi elettrici, tralicci della rete elettrica e telefonica, reti metalliche, recinzioni, vetrate, ecc., con esiti spesso nefasti, se feriti e tramortiti, possono perire per le basse temperature o se nelle strade, investiti dal traffico veicolare. E’ verosimile ritenere le perdite indirette di uccelli selvatici a seguito la pratica dell’utilizzo dei fuochi d’artificio siano ingenti, mancando però dei censimenti all’uopo. Sotto choc, gli uccelli selvatici, possono restare per giorni senza alimentarsi, rischiando conseguenze spesso letali. Con la stagione venatoria ancora aperta, questo potrebbe rappresentare un elemento suppletivo di decimazione in quanto si trovano debilitati e stressati, facili prede dei cacciatori.
Con le finalità di salvaguardare le specie in forte diminuzione risulta fattibile l’abbandono di una pratica, seppur tradizionale, del festeggiamento del nuovo anno con i fuochi d’artificio. Tali comportamenti ai danni della fauna selvatica rappresentano un elemento non trascurabile nella sommatoria di attività che portano alla decimazione della fauna selvatica, come emerge annualmente nei dati di BirdLife Europe, lasciando spazio sempre più a specie bandiera opportuniste che avvalorano l’impoverimento della Biodiversità.
Venezia, li 26 dicembre 2025
Il delegato Lipu Venezia
Dr. Gianpaolo Pamio
